La reputazione all'interno di una community

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    La reputazione all'interno di una community


    Quando si entra a far parte di una community, intesa qui solo come forum di discussione, escludendo le community social, l'obiettivo è quello di confrontarsi con altri utenti su determinati temi. In passato, ma la cosa è vera anche oggi, il forum virtuale era il luogo di confronto su temi cosiddetti di nicchia, che incontravano l'interesse di poche persone, che potevano quindi avere difficoltà a trovare qualcun altro con cui parlarne dal vivo. Il discorso si è poi man mano ingrandito, con la nascita di forum in continua crescita. All'interno di questi forum si sono sviluppate diverse figure, l'amministratore, il moderatore e le varie categorie di utenti. Ed è proprio sull'utenza della community che vorrei porre l'attenzione: se indubbiamente una community esiste e prospera grazie al lavoro di amministratori e moderatori, allo stesso tempo è palese che sia l'utenza a rendere una community tale.
    Il novizio giunge sul forum solitamente tramite un motore di ricerca (casi a parte sono quelli che sono invitati da qualcuno che fa già parte della community), grazie al lavoro degli amministratori che è indirizzato particolarmente in quel senso. Il visitatore si trova di fronte a questa community, il cui ordine, inteso sia come armonia tra gli utenti che come disposizione dei contenuti, è frutto soprattutto del lavoro dei moderatori. A questo punto entra in gioco l'utenza, che è sostanzialmente l'unica ad essere in grado di trasformare il visitatore (che sia occasionale o frequente, il cosiddetto lurker) in un utente attivo. La scelta di partecipare ad un forum deriva dall'interesse per i temi trattati, ma soprattutto è dovuta al coinvolgimento che gli utenti della community sono in grado di offrire. Difficilmente qualcuno vorrebbe entrare a far parte di una community caotica nella quale gli utenti piuttosto che discutere sembrano prigionieri di litigi infiniti, fatta eccezione per chi è alla ricerca proprio di un ring virtuale sul quale azzuffarsi con dei perfetti sconosciuti (il cosiddetto flamer). Ad attirare il novizio medio è l'andamento delle discussioni, il modo in cui i vari utenti portano avanti le proprie tesi, e soprattutto il pensiero di come lui stesso potrebbe entrare in una community del genere. Ed è già in questo momento che comincia a formarsi un'opinione dei vari utenti. Già, perché all'interno delle community, pur essendo tutti uguali, gli utenti si distinguono gli uni dagli altri per la loro reputazione. Per reputazione non si intende certo il livello di rating ottenuto con un sistema di pollici o di +/- dei vari plugin presenti sulle varie piattaforme, ma una reputazione reale, ossia il livello di stima, di autorità, di credibilità di cui ogni utente gode. Una medesima cosa non suscita la stessa reazione negli altri, dipende da chi la scrive. È un discorso per certi versi simile a quello delle fonti per le notizie, alcune sono più attendibili di altre, perché hanno costruito la loro credibilità nel tempo. E così funziona anche per la reputazione degli utenti, più o meno.
    Una reputazione si costruisce nel corso del tempo, con i propri contributi alla community, con i propri post e con il proprio atteggiamento nei confronti degli altri. Ma questo non è un discorso vero in assoluto. Partendo dal presupposto che una reputazione non è necessariamente positiva (qualcuno potrebbe anche avere una cattiva reputazione, continuando però a frequentare la community), non è detto che per acquisire del credito nei confronti degli altri utenti ci sia bisogno di tanto tempo e di tanti contributi. Pochi contributi di qualità sono in grado di far acquisire una notevole reputazione, in taluni casi superiore di molto a quella che altri potrebbero ottenere in anni di contributi mediocri. Ed è proprio questo l'errore in cui incappano spesso i cacciatori di fama, che, aspirando ad una maggiore considerazione da parte degli altri, si cimentano in contributi non confacenti alle loro reali capacità, sovraesponendo la propria presenza in ogni contesto, anche quando è palesemente fuori luogo. Errore comune è quello di confondere la reputazione con il rating di cui si accennava sopra: in genere le due cose coincidono, dato che gli utenti sono propensi a premiare chi ritengono meritevole, tuttavia una simile classifica comporta un margine di errore che deriva dall'utilizzo scorretto. Molti potrebbero tentare di abbassare l'altrui rating per semplice invidia, oppure più utenti potrebbero scambiarsi in maniera fraudolenta dei punti per alzare il proprio livello di rating. Questi tentativi però, per quanto reiterati ed abbastanza comuni, non ottengono grande successo, poiché, fatta eccezione per i neofiti (che però ci cascano per un tempo breve), nessuno da maggiore credito di quanto uno ne merita solo in base ad un alto rating.
    Altri indici di reputazione sono considerati universalmente il numero dei post e la data d'iscrizione. Ma anche questi sono dati tutt'altro che attendibili per giudicare il grado di reputazione di un utente. La data d'iscrizione non è assolutamente una garanzia, sia perché non è una certezza assoluta che un utente iscritto da poco sia meno esperto, sia perché potrebbe semplicemente aver creato un nuovo account per diversi motivi. L'indice più comune per la valutazione della reputazione è forse il contatore dei post. Ma questo è anche il meno attendibile in assoluto, sia perché privo di significato in sé (tanti post possono anche indicare tanti contributi inutili) sia perché il più facilmente falsificabile. Il che è ancora più semplice all'interno di una piattaforma come Forumfrì, nella quale l'account ed il contatore dei post sono unici. Ed il fatto che sia il dato più soggetto ad una falsificazione induce a credere che sia anche il meno attendibile per potersi creare un'idea dell'utente. Molti pensano, in maniera davvero sciocca, che aumentando il numero dei propri messaggi si possa più facilmente costruire all'interno di una community una buona reputazione. Niente di più sbagliato! Specie nel caso in cui il dato è palesemente dopato, con numeri praticamente impossibili da realizzare senza l'ausilio di qualche trucchetto. In realtà in casi simili si ottiene invece l'effetto contrario, macchiando irrimediabilmente la propria reputazione, correndo addirittura il rischio in qualche caso di essere espulsi dalla community.
    In conclusione, per ottenere una migliore reputazione ed il riconoscimento da parte degli altri utenti, non c'è altro mezzo che offrire contributi di qualità, senza cercare di strafare o di ricorrere a mezzi illeciti, dal momento che, se anche questi sistemi dovessero funzionare, la loro validità sarebbe comunque molto limitata nel tempo. Prima o poi i nodi vengono al pettine e si perde così quello che si è cercato in maniera fraudolenta di ottenere.


    Post interessanti in questa discussione: (Info Activity Points)
    È un argomento a cui ho dedica... by Kakashi

    Tempo fa mi capitò tra le mani... by Mr S (+3 punti)


    Edited by Paralizer - 7/7/2015, 16:01
     
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  2. Lucablake10
         
     
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    Ottimo articolo! Hai messo in luce tutti i principali fattori che indicizzano la reputazione dell'utenza nelle community virtuali, e mi trovo in accordo sulla tua analisi.
    Unica cosa che vorrei aggiungere è che spesso molti utenti sono propensi a dare maggiore credito ai post di utenti con una "targhetta", ovvero quelli realizzati dai membri dello staff di una community. La "targhetta" può senza dubbio essere un indicatore valido dell'affidabilità di un utente, ma essa non deve essere confusa con un metro generale di esperienza e preparazione valido per ogni tematica affrontata nel forum. Faccio un banal esempio: per quanto io sia membro dello staff di questo forum, mi occupo prevalentemente della parte redazionale, mentre non ho alcuna conoscenza nell'ambito del supporto tecnico per script e affini. Pertanto, nonostante abbia una targhetta, generalmente evito di dare il mio parere in tali sezioni, per evitare di fornire aiuti errati o peggio fuorvianti.
    Il problema è che non tutti nei forum fanno così, e più volte mi è capitato di ricevere risposte errate da moderatori di forum di informatica, che venivano poi corretti da altri comuni utenti, per il fatto che molto semplicemente essi non si limitavano ad occuparsi delle loro sezioni di competenza ma si sentivano investiti della conoscenza omnia di tutte le tematiche affrontate sulla loro piattaforma.
    In conclusione, a mio parere la cosa più importante per crearsi e mantenere una reputazione decente in una community virtuale è quella di saper stare al proprio posto, senza strafare, evitando di partecipare per forza ad ogni dibattito e dando il proprio contributo solo ove esso è veramente richiesto e significativo.
     
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    In questo specifico mi sono limitato all'utenza, visto che il prestigio personale nasce solo dalla reputazione che uno si fa, mentre il moderatore è già rivestito (in virtù della targhetta :asd:) di una certa aura di sacralità xD e ha un piccolo vantaggio. La mia riflessione nasce invece sulla differenza invisibile che si crea tra gli utenti, una sorta di scala gerarchica assolutamente soggettiva, nella quale l'utente X da maggior credito a quello che dice Y mentre l'utente Z ha una migliore opinione dell'utente K, e così via. Infine ho voluto anche analizzare quali sono gli errori più clamorosi che fanno i cacciatori di fama :rotfl:
     
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    È un argomento a cui ho dedicato qualche pensiero, ma rimane comunque molto complesso da analizzare.
    Prima di tutto hai ragione nel dire che c'è una differenza tra moderatori (o staff in generale) e utenti riguardo a ciò che chiami reputazione: pensiamo a forum come O&P (l'esempio lo porto solo perché hanno molti moderatori) dove i moderatori sono quelli con una competenza e una certa autorità nei campi tematici del forum, che sono anche molti vari tra di loro.
    È però anche vero che esistono gerarchie invisibili interno allo staff, vi faccio un esempio personale: al NewsBoard per un po' di tempo io e RedVar abbiamo condiviso lo stesso gruppo (SuperMod), finché lui non si è dimesso dallo staff, però eravamo su due piani completamente differenti. Non conta solo l'anzianità di servizio, ma anche la nomea che riesci a guadagnarti internamente al team.
    Lo stesso discorso vale anche per gli utenti: la reputazione si guadagna quasi sempre con il tempo e con la fiducia reciproca, però non è raro che nuovi utenti possano attirare l'attenzione. Capita molto spesso sui siti (o forum) di scambio di opinioni dove arriva il nuovo utente con un pensiero diverso magari nemmeno "giusto", ma comunque interessante, e che mette in discussione il parare generale; e allora da lì nasce un dibattito e subito l'utente si crea un piccolo angolo nel forum.
    Forse in certi forum il problema è anche questo: che si dà troppa importanza agli utenti con un grande bagaglio alle spalle, con una riverenza quasi religiosa verso certe figure (di solito sono nello staff, ma non sempre) che mette a disagio gli altri.
    Capita spesso, o almeno a me capita spesso, di finire in community in cui ci si sente oppressi da un senso di inferiorità verso certe figure celebri del forum: magari già nella presentazione si palesano con loro fortunate espressioni e tutti le capiscono meno che te, subito in una drammatica minoranza.
    Nell'ultimo mese mi sono addentrato dentro un nuovo forum del circuito per dare una mano con qualche idea, ma già il fatto che alcuni mi vedessero negli utenti online creava palpitazioni (non si capisce bene perché) e subito saluti e prostrazioni ingiustificate, cosa che a me ha dato un profondo fastidio e ho quindi deciso di allontanarmi subito da quell'ambiente.
    Anche tra utenti intendo: tutti ad aspettare il parere del guru, del santone che sa e una volta che ha enunciato la Parola e che tutti l'hanno ascoltata allora si può anche andare avanti, appiattendo un po' il proprio pensiero su quello di tale utente. Attenzione, non dico che l'utente si sceglie quel ruolo, molte volte gli cade addosso senza che se ne accorga, molte altre volte se lo ricerca e fa molto lavoro dietro le quinte per avere questa certificazione non ufficiale dagli utenti.
    Succede anche in questo forum, ho visto non pochi topic andare a finire nel dimenticatoio perché tutti si erano omologati ad un unico pensiero. E anche qui non sto dicendo che sia sbagliato in generale, o che quel pensiero a cui si era arrivati non andava bene, ma a me piacciono tanto quegli utenti che mettono un po' di provocazione nelle discussioni, cercando di stravolgere i termini della questione e ponendo le stesse domande da una nuova prospettiva.
    E solitamente gli utenti che vanno alla ricerca della reputazione facile non sono in grado di alimentare dibattiti interessanti, sanno sempre cosa dire, la cosa giusta, la battuta pronta e l'emoticon divertente, ma il dibattito resta quello e non si muove da lì.
    Magari poi arriva un utente che cerca di rivitalizzare la discussione e lo si giudica colpevole di andare offtopic solo perché prende una strada più larga e più tortuosa per arrivare a dire la stessa cosa, magari anche lo stesso pensiero degli altri ma argomentato in maniera differente.
    Non è raro trovare casi di flame nati solo per sciocchezze di questo tipo, come se si fosse tutti omologati allo standard di quello che ha aperto il topic: se così fosse non ci sarebbe bisogno nemmeno di chiamarle discussioni.

    Le gerarchie degli utenti ci sono sempre, anche nello stesso gruppo. Senza che nessuno me ne voglia male, ma un dibattito aperto da Morris su questo forum di solito mi sprona a rispondere e a dare il mio parere, cosa che con altri non mi capita, e questo anche perché so che i suoi topic non hanno niente di malizioso dietro, si tratta non solo di reputazione ma anche di fiducia personale nel fatto che questo topic non è solo un prestesto per altro; è un dibattito nato da una sua idea, o da uno spunto altrui, ma che sempre arriva a una conclusione che non ha niente a che vedere con il resto.
    Poi magari mi sbaglio, ma io nel rispondere ai dibattiti mi baso molto anche su chi lo ha iniziato e chi vi ha partecipato.
    Gli scontri, così molto riassuntivi degli anni dei talk show arena, a me non danno nessun interesse e non hanno che il solo significato di divertirsi un po' nell'insultare, più o meno implicitamente, gli altri componenti. Quando un dibattito serio si trasforma in una sfida io mi dichiaro sconfitto, reo confesso di non volervi partecipare.

    Visto che scrive anche su questo forum mi perdonerà se la prendo da esempio; ma vedete i messaggi di Patrizia Mura: sono sempre lunghi, papiri interminabili, con in mezzo video, citazioni, righe vuole e frasi completamente off-topic.
    Eppure sono utenti di quel tipo, quelli che hanno una prospettiva e un approccio differenti, a dare nuovi spunti di riflessione. Probabile che ci voglia un po' per capire il loro modo di fare, ma questo è il gioco delle discussioni.
    E sopratutto bisogna togliere dall'immaginario comune che avere risposte pronte, confezionate, e che quindi la velocità di risposta condizioni anche la reputazione.
    Se io non avessi avuto già modo di pensare a quest'argomento mi ci sarebbe voluto almeno un giorno per pensare ad una risposta, e anche mentre scrivevo mi sono venute in mente altre cose e ho ri-adattato quello che stavo scrivendo. D'altronde ci stiamo ancora confrontando con l'idea della poltiica di Aristotele, o quella dell'economia di Adam Smith mica per un gioco delle parti (alle volte invece è così).
    E così vale (o dovrebbe) anche nei forum, motivo per cui a me la condanna del necroposting è sempre sembrata un po' stupida.



    Due considerazioni finali: propongo di mettere tutti -1 a Morris, così impara a dire che i contatori sono insignificanti :asd:
    E la seconda, prima che nasca un dibattito inutile: non ho usato la parola "guru" con riferimento al gruppo di questo forum, si capisce anche dal contesto della frase, ma meglio specificare.
     
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  5. Patrizia Mura
         
     
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    CITAZIONE (Kakashi @ 9/6/2015, 21:04) 
    Visto che scrive anche su questo forum mi perdonerà se la prendo da esempio; ma vedete i messaggi di Patrizia Mura: sono sempre lunghi, papiri interminabili, con in mezzo video, citazioni, righe vuote e frasi completamente off-topic.

    Ma certo che ti perdono! :)
     
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    Le questioni dei ruoli e delle varie categorie che comportano i singoli ruoli, come già aveva sottolineato Lucablake, raggiungono numeri che rasentano l'infinito, tenuto conto delle varie sfaccettature e delle singole impressioni di ciascuno. Per forza di cose ho quindi ristretto di parecchio il campo, tratteggiando per linee generali i punti che ritengo salienti. In effetti quanto ha evidenziato Kakashi è vero, perché capita alle volte che quell'aura di sacralità dei moderatori di cui parlavo possa investire anche gli utenti che godono di grande reputazione nella community. E questo comporta due principali minacce: la prima è la standardizzazione del pensiero su quello del guru, anche da parte di chi la pensa diversamente, ma teme di esporsi apertamente contro il paladino di tutti, e soprattutto il rischio che l'oggetto d'ammirazione cada nella trappola di Narciso e tenda a specchiarsi e a compiacersi di quanto scrive, piuttosto che offrire nuovi stimoli reali.
    L'ideale per la community sono invece quella merce rara che sono gli utenti che dimostrano sin da subito, con pochi contributi, quanto sia il loro potenziale e si creano subito una reputazione consistente. Anche io per questa categoria ho pensato a Patrizia, ma alzi la mano chi non ha subito apprezzato i contributi di Supremo King, che non a caso è diventato in breve redattore del Magazine.
    Mi concedo un piccolo off-topic: nella mia passata esperienza di moderatore di community ho constatato sulla mia pelle quanto fosse difficile rapportarsi con l'utenza, come fosse complicato partecipare alle discussioni con i più e come fosse quasi impossibile anche usare la chat. Bastava che scrivessi "ciao" e sparivano tutti :rotfl:
     
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  7. Komba
         
     
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    Purtroppo la "reputazione" è labile in real life, figuriamoci su una community virtuale.
    La maggior parte delle volte, secondo me, è difficile crearsi una buona reputazione in una community già consolidata: sono presenti già determinate figure di spicco, che spesso son ben consapevoli di esserlo, e ben poco propense a scendere dal piedistallo dorato che si sono create. Inoltre, come hai fatto giustamente notare tu nel post, si è meno propensi a dar retta ad un utente con pochi messaggi e iscritto da poco (ma che porta con sé contenuti di un certo livello), rispetto ad un utente presente da mesi o addirittura anni, col contapost alto, che magari porta con sé contenuti mediocri.
    Un po' come in real life: indubbiamente s'è più propensi ad ascoltare e a dar retta a qualcuno che si presenta visivamente bene, magari con del bel vestiario, (ma che magari dice banalità), che a qualcuno che si presenta male (ma che magari dice cose ben più interessanti). Non so se mi spiego.
     
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    anche usare la chat. Bastava che scrivessi "ciao" e sparivano tutti

    È ancora così xDDD

    In effetti la scala sociale mette me al primo posto e poi in basso voi altri

    Vi risparmio la citazione di alberto sordi xD è palese che questa sia l'unica insindacabile realtà!
     
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    Tempo fa mi capitò tra le mani un'immagine sul sito blu (Facebook), ora non mi ricordo esattamente le parole ma era qualcosa del genere

    Tu non sei un critico
    Tu non sei un musicista
    Tu non sei un poeta
    Tu hai solo un accesso a internet


    Divorai quell'immagine, raccoglieva (e lo fa anche oggi) la mia visione del 90% delle persone che mi è capitato di conoscere su internet e sopratutto su quel infimo social network. Il problema è che oggi non esiste più non so una cosa non la dico, oggi la maggior parte di noi deve dire la sua anche quando non si conosce l'argomento e questo solo per mettersi in mostra, solo per guadagnare in reputazione.
    Io passo spesso per taciturno perché se le conversazioni incappano in qualcosa di cui non sono informato o non mi interessa evito di esprimermi, la cosa frustrante è che mi guardo intorno e noto che ad avere poi successo sono tutte quelle persone che si cimentano in discorsi pieni di luoghi comuni e frasi sentite dire forse da qualche link su Facebook.
    A questo proposito mi è venuto in mente un video di satira che ho visto su youtube, è un monologo di Filippo Giardina a Satiriasi Qui che parla in parte di questo bisogno della gente di apparire, di mostrarsi di più di quello che sono solo per sovrastrare gli altri, alla fine lui dice una cosa che reputo vera, dice che il potere è riuscito a negare la nostra libertà di espressione saturando il sistema di libertà di espressione, se tutti parlano e dicono la loro, il risultato sarà che non ci sarà alcuna informazione.
    Una cosa dovete ricordarvi quando vi alzerete domani mattina, dovete stare zitti perché rassegnatevi che molti di voi sono nati pubblico e moriranno pubblico.
     
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    Molti pensano, in maniera davvero sciocca, che aumentando il numero dei propri messaggi si possa più facilmente costruire all'interno di una community una buona reputazione. Niente di più sbagliato! Specie nel caso in cui il dato è palesemente dopato, con numeri praticamente impossibili da realizzare senza l'ausilio di qualche trucchetto.

    Per anni mi sono chiesto come facessero diversi utenti ad avere 20, 50 o addirittura 100 mila messaggi all'attivo su FF. Da non esperto di informatica non so che trucchetti possano essere utilizzati per aumentare i propri post nel contatore, ma in ogni caso mi chiedo: a che pro (specialmente avendo un contatore unico per l'intero circuito)?
     
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    CITAZIONE (Oskar @ 1/7/2015, 13:19) 
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    Molti pensano, in maniera davvero sciocca, che aumentando il numero dei propri messaggi si possa più facilmente costruire all'interno di una community una buona reputazione. Niente di più sbagliato! Specie nel caso in cui il dato è palesemente dopato, con numeri praticamente impossibili da realizzare senza l'ausilio di qualche trucchetto.

    Per anni mi sono chiesto come facessero diversi utenti ad avere 20, 50 o addirittura 100 mila messaggi all'attivo su FF. Da non esperto di informatica non so che trucchetti possano essere utilizzati per aumentare i propri post nel contatore, ma in ogni caso mi chiedo: a che pro (specialmente avendo un contatore unico per l'intero circuito)?

    Un tempo si soleva agire in due modi

    1. Giochini in off topic (conta fino 1000, conto alla rovescia ecc..)

    2. Oppure forum privati dove si continuava a postare da soli a casaccio


    Non nego che usai questi metodi, sopratutto il primo, ma al massimo ho guadagnato 100 messaggi, non di più, ero gioviine :asd:

    Un altro modo era sostituire la tag board con una sezione al cui interno veniva aperto un topic ogni giorno e lì si postavano le cazzate che di solito finiscono in tag board, anni fa diversi forum usavano questa tattica anche per aumentare il numero di messaggi e fare più colpo sui visitatori anche se non so se abbia mai avuto effetto.

    Il motivo è puramente psicologico e la colpa non è loro, è di noi tutti che siamo convinti che un numero maggiore di messaggi corrisponda ad un utente più serio ed esperto. Capita spesso, quasi sempre, (e non negatelo) che quando si vede un utente con cento messaggi o poco più non lo si prenda sul serio, viene considerato come un newbie che deve fare ancora troppa strada prima di arrivare al livello di uno che ha superato le decine di migliaia.
    Ovviamente questo non è vero ma il nostro inconscio lavora così, è come quando nella vita reale ti ritrovi davanti uno pieno di soldi e uno senza un euro, quello ricco fa tutto un altro effetto, merita più rispetto anche se magari conoscendoli poi è facile convincersi del contrario.
     
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    tutto questo è proprio quello che ho voluto descrivere nell'articolo, il discorso sui forum è un po' differente, anche se la logica più messaggi = forum migliore ha un suo perché. Nell'esempio che proponi c'è l'altra faccia della moneta, non sempre chi appare ricco lo è realtà, e, anche se di rado, non sempre chi sembra povero lo è davvero.
     
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    Credo che il punto focale dell’articolo sia stato colto appieno da Morris. Cosa intendiamo per reputazione? Il numero di messaggi? Il contatore +/-1 che abbiamo qui sopra? Oppure il livello di competenza dimostrato all’interno del forum stesso?
    Personalmente credo che la verità sia nel mezzo, sebbene in una piattaforma come forum free sia difficile parlare di “numero di messaggi all’interno di un forum”, credo che l’utenza sia in grado di distinguere da sé su chi “fare affidamento”.
    Se io posto una volta al mese, con interventi puntuali e precisi avrò un determinato risultato a livello di “reputazione”, se posto ogni giorno limitandomi a del flood con un minimo di attività “seria” ne avrò un’altra. Se posto ogni morte di papa, sarà ancora diverso.
    Questo per dire che l’utente guarda il numero messaggi ma se poi trova che quegli stessi sono inutili, privi di coerenza o limitati ai giochini di cui si parla poco sopra, allora avere 2000000mila messaggi di certo avrà molto meno senso che averne di meno.
    Mi accodo al riguardo a quanto detto da Kakashi: spesso all’interno dello stesso gruppo esistono gerarchie.
    Prendo in esempio me stessa: nello scrivere i post “perdo” moltissimo tempo perché ho sempre paura di scrivere castronerie, tendo a commentare il minimo indispensabile per mancanza di tempo materiale ma (spero) cerco sempre di scrivere qualcosa che abbia un senso.
    Eppure altrettanto fa Sinbad (o Morris, per fare due nomi), che sono nel mio stesso gruppo (Abb+) e lo fanno con un’attività maggiore che, a mio avviso (non so se è effettivamente così, supposizioni), rende loro due più “famosi”.
    E si ritorna allora al concetto principale: il numero messaggi conta se sono di qualità, così come conta l’attività stessa all’interno del forum in cui si sta facendo un intervento.
    Personalmente il solo flood mi dà non poco fastidio e tendo ad ignorare gli utenti che si limitano a questo, di certo fare a gara a chi ha il numero maggiore di messaggi è come le gare fra maschietti riguardo il loro organo principale…


    tutto l'impegno del mondo e non si capisce comunque un cavolo .-.
     
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    CITAZIONE (Morris @ 1/7/2015, 20:34) 
    tutto questo è proprio quello che ho voluto descrivere nell'articolo, il discorso sui forum è un po' differente, anche se la logica più messaggi = forum migliore ha un suo perché. Nell'esempio che proponi c'è l'altra faccia della moneta, non sempre chi appare ricco lo è realtà, e, anche se di rado, non sempre chi sembra povero lo è davvero.

    La logica più messaggi = forum migliore ha una sua logica, per quanto rischi di far passare in secondo piano la qualità dei messaggi stessi. Ma quella più messaggi sul circuito = utente più apprezzato col contatore unico non ha davvero senso. Ma d'altro canto se uno ha il buon tempo di scrivere messaggi inutili che faccia pure.
     
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    Complimenti Morris, é il primo vero articolo che vedo di questo tipo. Sono d'accordo con le tue opinioni e le tue conclusioni. Credo che la reputazione si guadagni tramite i post di qualità e con commenti che aprano nuovi spunti di riflessione nelle discussioni. È vero, molti pensano che avere molti messaggi o essere attivi in tutte le sezioni del forum possa portare a un grande aumento della fama e della stima generale, anch'io agli inizi la pensavo così, ma poi mi sono accorto che stavo solamente perdendo tempo. Certo, ogni tanto anch'io rispondo nei post "aumenta messaggi", ma non di certo sperando di farmi apprezzare dagli altri. Ormai mi sono convinto che solo quando si hanno le idee ben chiare bisogna commentare, altrimenti non si fa altro che ripetere quello che dicono gli altri, oppure si rischia di andare fuori discussione. Anch'io, come Kakashi, apprezzo quegli utenti originali che rispondono andando un po contro l'idea della massa, offrendo nuovi spunti su cui discutere. Un altro modo per crearsi il rispetto degli altri credo che sia quello di avere particolari doti inerenti agli argomenti del forum, ad esempio una buona capacità grafica, dote che può rivelarsi molto utile soprattutto nei forum di grafica. Quanti utenti si sono distinti e sono diventati famosi in molti forum famosi solamente grazie alle loro doti grafiche? Vi faccio l'esempio di Andy, un utente del circuito che, pur rispondendo pochissimo nelle discussioni generali, si è distinto tanto, soprattutto questi ultimi due anni nei forum di grafica, ma anche qui sul Magazine se non erro. Io stesso credo di essermi fatto una piccolissima reputazione in questo forum grazie alla mia collaborazione nell'angolo grafico e allo svolgimento di qualche piccolo lavoretto. Poi vabbe, io ho una competenza grafica mediocre, niente di eccezionale, un livello che potrebbe raggiungere chiunque, quindi la mia reputazione si é fermata sempre entro certi livelli, ma questo l'ho detto per far capire che credo che esistano diversi metodi per crearsi una bella reputazione, dipende molto dal tipo di forum in questione. Ad esempio un forum quale il Magazine darà maggiore attenzione a utenti bravi nella scrittura e molto attivi nei campi di discussione, invece forum come il Pixel o il Board daranno attenzione a utenti bravi a usare Photoshop, creare skin e che si dilettano con i linguaggi di programmazione.
     
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16 replies since 9/6/2015, 17:47   1018 views
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