Intervista ad Anaìd

Intervista ad Anaid

Una donna in perenne conflitto con sé e con gli altri, che vive e si comporta come se avesse sempre vent'anni; divento consapevole della mia età solo se ci sbatto la faccia leggendo la data di nascita di qualcuno più giovane, e anche lì ci credo poco perché conosco troppi ragazzi anziani.
Tendo a semplificare quello che le persone (probabilmente più profonde di me, non so) complicano, non mi perdo in poesie e romanticismi e in generale non sono brava a tirarla lunga come sto facendo in questa risposta; ho poca pazienza, mi piacciono le cose fatte presto e subito, preferibilmente bene ma posso accontentarmi se non fanno troppo schifo. Ho un'emotività di merda, che rimane perennemente celata finché qualcosa di stupido non mi spezza a metà per un paio d'ore, in compenso ho una sana tendenza a vincere gli scontri verbali in modo abbastanza netto e divertente, ma solo finché l'altra persona non urla o comunque mi fa paura. Sì, ho paura della gente pazza. Sicuramente è perché sono troppo normale per gestire i pazzi.



C'è sempre stata. In famiglia non sono mai mancati i cani, poi una bambina mi disse "il mio animale preferito è il cavallo!" e io che sono sempre stata una scassapalle risposi "Il mio è il cane! Gne Gne Gne!" e da lì inizio una sorta di ossessione compulsiva fatta di libri, peluche, statuine, pupazzetti che mi rese una sorta di enciclopedia cinofila vivente già a 7 anni. Mio padre si divertiva a portarmi alle esposizioni cinofile per farmi dire ad alta voce i nomi delle razze, sia in italiano che nella lingua d'origine, e vedere le facce della gente.
Ovviamente sto facendo lo stesso con mio figlio, che a due anni riconosce bulldog e boxer.



Avevo qualcosa da dire, voglia di aiutare. Tutto nasce dal voler dare una mano a chi ha cani problematici, aiutare le persone a capire le motivazioni del cane, insegnare a comunicare e a comprendere la comunicazione. L'idea di fondo è che se io ti aiuto, tu non lo porterai al canile.
Avevo iniziato approcciandomi ad altri forum, ma non mi sentivo a mio agio in un ambiente così "mio" e allo stesso tempo di altra gente.



Principalmente sul rispetto dell'animale in quanto tale. Affettivamente parlando li si definisce figli o fratelli, e questo mi sta bene, lo faccio anch'io, ma non si deve mai dimenticare la loro natura: un cane sta bene se è amato, se esce spesso, se è stimolato, non se dorme sul divano. Non è dargli comodità che lo fa vivere serenamente, ed è questo che ripeto a tutti quelli che arrivano dicendomi "non capisco perché piscia in casa, lo tratto come un re": tu lo tratti come un idiota, e fa bene a pisciarti il tappeto.
Oltre a questo abbiamo un atteggiamento abbastanza moderato su cosa è giusto o sbagliato, ci basiamo su questioni abbastanza semplici senza addentrarci nell'animalismo estremo; ad esempio ci viene facile dire "no alla caccia e alle pellicce", perché sono qualcosa di superfluo, ma evitiamo di dire "no alla sperimentazione animale" perché, diciamocelo chiaro, non abbiamo alcuna preparazione scientifica a sostegno di questa tesi. Certo, insisterò sempre sui metodi alternativi, ma più in là non vado.



Ah BOH! Non lo so, davvero. Forse la perseveranza, ma non ci metterei la mano sul fuoco.



Eh... questa è brutta. Il mio. Un giorno ho scritto che la mia Bea zoppicava, chiedendomi chissà dove aveva sbattuto quella deficente, ma i giorni passavano, noi ne parlavamo, visitavo di continuo il veterinario e non se ne veniva a capo. Poi due mesi dopo abbiamo avuto la diagnosi: tumore osseo.
BauMiao non è un forum di veterinari, siamo solo appassionati che discutono di esperienze condivise, non di terapie, quindi l'unica ragione per la quale ogni giorno scrivevo di lei era per sfogare il dolore che avevo (e ho gli occhi lucidi anche adesso), l'ingiustizia di avere una cagnona giovane, esagitata e piena di vita che veniva divorata da qualcosa di orribile. Bea si è ammalata, ha combattuto ed è morta in quel topic, portandosi via tante cose.



Ogni amica trovata sul forum è un ricordo che custodisco con grande amore. Lo ammetto, sono scarsa a tenermi gli utenti, li sgrido e faccio passare la voglia di frequentare, ma ce ne sono alcuni speciali che vedono la passione dietro la mia durezza, che comprendono l'importanza che do al mio ruolo e la serietà che cerco di trasmettere. Se vieni da me a chiedere qualcosa, metterò sempre le necessità del tuo animale davanti alle tue, e se lo capisci sei uno di noi, parte del branco.



Smettete di essere padroni e diventate compagni.
Nella scelta di un compagno per la vita, l'estetica non è una priorità.
Rispettate le sue necessità.
Non umanizzatelo.
Non punite l'errore, ma premiate il comportamento corretto.
Osservate il linguaggio del corpo.
La sua salute non è un lusso: spendete quello che c'è da spendere subito ed eviterete di svenarvi dopo.
La sterilizzazione non è una violenza, ma una tutela del suo benessere.
Una sana alimentazione tiene lontano il veterinario.
Prima di incolpare lui, chiedetevi dove sbagliate VOI.